Il “Manifesto di Livorno” per scongiurare la scissione di Medicina democratica.

Il documento rappresenta il risultato della capillare discussione e della sottoscrizione di una porzione rilevante dell’Associazione: intere Sezioni e decine di Soci, Alessandria, Val Cecina, Ferrara, Livorno, Firenze, Genova: “Abbiamo analizzato gli atti della presidenza intesi a provocare la scissione dell’Associazione, quale compendio di una storica mutazione genetica da noi denunciata. Pur tuttavia, ci opponiamo a questa scissione. Troppo cara e preziosa ci è la memoria di Giulio Maccacaro. Queste le condizioni di confronto”. Clicca qui integrale il Manifesto di Livorno.

Ci autodenunciamo per violazione della disumanità.

Insieme a Domenico Lucano, eroico sindaco di Riace agli arresti come fuorilegge, il quale ha fatto la scelta della disobbedienza civile non violenta: quella di Gandhi, padre dell’indipendenza dell’India, quella di Danilo Dolci ed Erri DeLuca processati in Sicilia e in Valsusa. Mimmo è fuorilegge perchè a Riace ha fatto rinascere il borgo creando un modello di accoglienza dell’immigrazione che ha ridato dignità a migliaia di esseri umani, e che ha fornito un’altra immagine dell’Italia nel mondo.