Luigi Mara un gigante dell’ambientalismo.

A due anni dalla sua scomparsa, e alla vigilia di un appuntamento congressuale delicato stante lo stato di salute dell’organizzazione che fu di Giulio Maccacaro, è doveroso ricordare la figura di Luigi Mara, un gigante nella storia di “Medicina democratica Movimento di lotta per la salute”. Maccacaro volle nella denominazione che fosse marcato il termine “Movimento di lotta per la salute”. E Mara, fino a pochi anni dalla morte, ha esaltato col suo esempio lo spirito e la sostanza di questa eredità politica e culturale. Chi sfoglia le 527 pagine dei due volumi de “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” incontra ripetutamente il nome di Luigi Mara: del libro è uno dei protagonisti principali. In 40 anni, infatti, le nostre vite si sono incrociate con frequenza perché entrambi impegnati là dove eravamo utili quali attori del “Movimento di lotta”. Così ci ritrovavamo in questa e quell’altra parte dell’Italia. Nel primo, e soprattutto nel secondo volume del libro, in tante belle pagine ripercorro -senza retorica- gli appuntamenti storici nei quali ho avuto l’onore di essere stato fianco a fianco. Anche nei momenti più difficili, quando lui o io eravamo buttati fuori dalla fabbrica (e gli altri erano assenti). Mi ha insegnato molto, gli devo molto. Purtroppo ci siamo divisi. Purtroppo l’ultimo capitolo del secondo volume (chiedilo a balzamd@gmail.com ) è intitolato “Che fine farà Medicina Democratica?”. Il terzo volume chiarirà la risposta definitiva, di nuovo senza retorica, soprattutto senza l’ipocrisia dei più ma con la franchezza che meritano Giulio Maccacaro e Luigi Mara: due giganti fra tanti pigmei.
Lino Balza.

I “bonus” sono elemosine elettorali, non il riconoscimento dei diritti.

Sono stati introdotti bonus per i giovani, per l’ingaggio di lavoro (anche a tempo determinato), per i bebè, per le mamme, per i ricercatori, per il gas e l’energia elettrica, l’acqua, per i mobili e gli elettrodomestici, per la cultura (frequentazione dei musei, dei teatri…), per i docenti, gli 80 euro alla Renzi … Più le società sono ingiuste e ineguali, più i loro gruppi dominanti tendono a far ricorso alle tariffe sociali, ai bonus. I bonus sociali sono degli strumenti tipici delle oligarchie compassionevoli che praticano l’assistenza sociale verso i disagiati, da loro stesse creati. Un “bonus acqua” agli impoveriti non significa realizzare il diritto all’acqua.
Continua Riccardo Petrella

I Comitati alessandrini faranno campagna elettorale per i cinquestelle?

C’è scoramento tra i Comitati che da decenni stanno lottando contro l’opera inutile-dannosa-costosa del Tav Terzo Valico ligure piemontese (mentre anche quelli della Valle Bormida non stanno scoppiettando di entusiasmo). Si levano voci autorevoli (Antonio Bruno) che commentano come sconfitta quasi irrimediabile l’autorizzazione del CIPE all’avvio dei lavori per gli ultimi due lotti : con i primi quattro la copertura finanziaria dell’opera è completa. Si commenta sconsolati: “Arriva nei pressi del capolinea una lotta generosa, quasi trentennale e per certi aspetti epica, contro un progetto dal costo esorbitante di 6,2 miliardi di euro che sarebbero potuti essere impiegati per l’ammodernamento delle linee esistenti tra Liguria e Val Padana con risultati trasportistici ben più significativi, senza spreco di denaro pubblico e corruzioni clientelari, senza devastazioni ambientali”. Si prospetta una autocritica: “Il Potere è riuscito a confinare la protesta nella generosa difesa di un ristretto territorio e in coraggiose aree antagoniste, isolando i Comitati dai movimenti dei pendolari, dalle associazioni ambientaliste e dalle amministrazioni locali”.
Interviene Balza: <<Su queste allarmanti considerazioni sarebbe utile un dibattito pubblico dei Comitati con le popolazioni che tanto hanno sorretto le lotte. Aggiungendo un inedito quesito che potrà imbarazzare i pregiudizi di molti: non è indispensabile a questo punto aprire un inesplorato fronte di lotta? non è giunto il momento che i Comitati partecipino alla campagna elettorale delle prossime politiche? Se l’ultima spiaggia per evitare la sconfitta definitiva si è ridotta alla decisione del Governo di bloccare l’infame opera, è fondamentale che vincano le elezioni quelle forze politiche che espongono nel programma la sua eliminazione. I Comitati partecipano direttamente all’affermarsi di queste forze, oppure restano a guardare incrociando le dita? I precedenti ci sono: i Comitati della Fraschetta fecero vincente campagna elettorale contro il candidato sindaco dell’Ulivo (pag.269 L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza) e di recente i Comitati Scrivia e Valle Bormida sono stati determinanti a silurare come sindaco Rita Rossa. Ora si tratterebbe di passare dalla lotta “contro” alla lotta “pro”.>>

Papa Francesco e il PFOA.

il “Gruppo Mamme No Pfas”, che rappresenta tutti i cittadini della zona del Veneto contaminata dalla Miteni (fornitrice di Solvay) ha inviato lettera al Papa illustrando la drammatica situazione dei cittadini e del territorio inquinato da sostanze altamente nocive per la salute, e dal Papa ha ricevuto pieno appoggio: “Sua Santità desidera esprimere la sua vicinanza alle mamme e ai gruppi di cittadini attivi e incoraggia a proseguire con pazienza e perseveranza nel cercare le vie buone per la soluzione del problema, e invita a vigilare su tutti gli inquinanti che minano la salute dei cittadini”. Immediato lo spunto polemico alle Istituzioni di Lino Balza:  
In merito alla contaminazione di Pfoa nel sangue dei lavoratori Solvay e dei cittadini, stante la cortina di silenzio che cerca di avvolgere la denuncia della Sezione alessandrina di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute, mi rivolgerò anch’io a Papa Francesco. Specificherò al pontefice che noi vigiliamo ma che la via buona da noi intrapresa, cioè la richiesta di controllo pubblico delle Autorità piemontesi sullo stato di salute degli alessandrini contaminati, è inadempiuta. Lo inviterò ad intervenire presso questi responsabili pubblici con tanto di sigillo della Segreteria di Stato Vaticana se non in forza della sua veste spirituale” .

Gli ordigni nucleari come armi di distruzione climatica.

Esempio: Un attacco nucleare contro la Corea di poche decine di bombe H non farebbe solo milioni di morti subito su un territorio circoscritto: il cambiamento climatico e la destabilizzazione agricola ed ecologica investirebbero un’area molto più ampia e nel periodo di un paio di decenni potrebbero causare centinaia di milioni di morti.
Esempio: una guerra nucleare regionale tra India e Pakistan potrebbe offuscare il Sole e affamare buona parte dell’umanità.

Clicca qui Alfonso Navarra.
Clicca qui Alan Robock e Owen Brian Toon.

I roghi della mafia che smaltisce i rifiuti.

Si susseguono gli allarmi per le nubi tossiche sprigionate da incendi dolosi a capannoni e discariche di rifiuti soprattutto illegali. Il 7 gennaio, due capannoni di riciclaggio plastiche a Cairo Montenotte. Il 3 gennaio, il capannone di rifiuti pericolosi abusivi a Pavia. A Brescia due incendi, prima a un impianto di trattamento rifiuti speciali, poi ad una discarica. A Pinerolo, un centro di raccolta plastiche. A Pomezia, un centro di stoccaggio, Alessandria ecc. I centri di stoccaggio autorizzati incassano per accogliere quantità superiori alle loro capacità di smaltimento, poi danno fuoco ai rifiuti. Le agromafie dirigono tutto il traffico: un business di 22 miliardi. I reati ambientali accertati (71 al giorno, 3 ogni ora) sono la punta dell’iceberg dell’illegalità. Si collegano a traffico di droga e armi: totale 330 miliardi, comprese le tangenti, di danni alla collettività. Intercettazione a Firenze (6 arresti) per la discarica adiacente ad una scuola: “I bambini all’ospedale? Che muoiano. Io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti”.

Alessandria: fuga di gas alla Solvay, gli ecologisti lanciano l’allarme

La Solvay come sempre non avverte le autorità, smascherata come sempre minimizza, l’Arpa come sempre interviene quando il gas si è disperso e come sempre minimizza. Senza le nostre immediate denunce l’opinione pubblica non saprebbe niente.
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Clicca qui Alessandriaoggi “Fuga di gas alla Solvay, ma i pompieri non si muovono”
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Clicca qui Il Piccolo “Polo chimico: fuoriuscita di gas in zona algofrene. I rilievi dell’Arpa”.

Il nostro Blog festeggia il decennale.

Avendo il Blog della Sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica – Movimento di Lotta per la Salute in questi anni conseguito una Rete di contatti in Italia e all’estero, eccellente in quantità e qualità, lo abbiamo sostituito con il Blog “Rete Ambientalista – Movimenti di lotta per la Salute, l’Ambiente e la Pace“. Questo Blog infatti è inteso a sviluppare ulteriormente uno spazio aperto alle esperienze dei Movimenti italiani impegnati nelle lotte sul fronte della salvaguardia dell’ambiente, della tutela della salute, della difesa della pace e della nonviolenza.
Il numero dei “Post” è passato da 5 nel 2008 a 800 nel 2017. Tra i 554 “Argomenti” trattati, i più sviluppati dai post sono stati: Disabilità, No Tav, Nucleare, Solvay, Epidemiologia, Inquinamento Urbano, Cambiamenti Climatici, Sanità, Amianto. Nel 2017contiamo 200.000 accessi al mese.
Inoltre il gruppo Facebook ha 7.021 membri, e il canale Youtube ha 4.019 visualizzazioni.
Infine la Mailing-list è inviata con cadenza settimanale a circa 18.000 utenti.

Per i Pfoa: panico in Veneto.

Clicca qui il video.
Panico in Veneto mentre, malgrado le denunce in magistratura (clicca qui), in Piemonte: quiete. Sinonimi di quiete: astensione, calma, silenziosità, tranquillità, disinteresse, mutismo, tacere, dimenticanza, oblio, sonno, abbandono, non partecipazione, rifiuto, rinuncia, anonimato, omertà, collusione, complicità