E continuano gli scaricabarili. Scaricabarile uno: Solvay avrebbe a scatola chiusa comprato l’Ausimont senza sapere che era una mela marcia, neppure chiedendosi perché costava un tozzo di pane; sprovveduta ingenua è stata raggirata. Scaricabarile due: Ausimont avrebbe venduto (sprovvedutamente per un tozzo di pane) un gioiello di fabbrica ma Solvay l’ha trasformato in una mela marcia.
Versione PM: Non c’è soluzione di continuità dolosa tra Ausimont e Solvay: piena consapevolezza dei due colossi chimici che la mela era marcia e bisognava tenerla nascosta per continuare a risparmiare e fare soldi.
Continua…
Clicca qui La Stampa “I difensori di Ausimont attaccano il metodo della pubblica accusa. Non c’è stato avvelenamento. Richieste di pena? Esagerate”
Clicca qui Il Piccolo “Non c’è pericolo per la salute e le acque sempre potabili”
Clicca qui Alessandrianews “Contro Ausimont nessuna prova”