Il titolo de La Stampa “Addio entro 2 mesi” (clicca qui) è totalmente fuorviante. Come documentato nel nostro ricorso al Consiglio di Stato, l’impianto atomico è semplicemente smantellato (passando per le emissioni in rio Lovassina e atmosfera) con oltre 360.000 metri cubi di rifiuti radioattivi ed è in completa insicurezza INCOSTUDITO in un banale capannone vulnerabilissimo a terremoti, incidenti, attentati, inondazioni, incendi ecc. E’ altrettanto falsa l’affermazione di Sogin (il Governo) che il sito “nel 2022 sarà riportato a prato verde”, cioè decontaminato. Non è infatti in vista nessun deposito nazionale, dunque la bomba atomica resterà lì per sempre grazie all’ignavia dell’intera classe politica alessandrina, a cominciare dagli emeriti primi cittadini Boschesi: Lamborizio (comune) e Cavallera (regione).