Il Tribunale di Taranto ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari e reso noti I NOMI DEI 53 indagati nell’ambito dell’inchiesta“Ambiente Svenduto”.
TRA QUESTI FIGURANO PERSONAGGI ECCELLENTI, COME IL GOVERNATORE DELLA REGIONE PUGLIA NICHI VENDOLA, IL SINDACO DI TARANTO IPPAZIO STEFANO E L’EX
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIANNI FLORIDO. Clicca qui
Giorno: 5 Novembre 2013
Senza occupazione e salario ma con tante scorie nucleari.
La residua pattuglia di dipendenti (13) di Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo è rimasta addirittura senza stipendi, pur essendo dipendenti pubblici per quanto praticamente inattivi. Rischiano di essere anche essi trasferiti a Saluggia. A Bosco Marengo resteranno solo le scorie nucleari. E’ grazie ai compaesani, come Angela Lamborizio sindaca e Ugo Cavallera assessore regionale, se in un vulnerabilissimo capannone sono
in-custodite a tempo indeterminato scorie radioattive pari 132 chili di uranio, con pericolo perenne di catastrofe nucleare per attentato terroristico, incendio, caduta di aereo, di meteorite ecc. Ci rimane la speranza nel ricorso al Consiglio di Stato che abbiamo economicamente intrapreso grazie ad una entusiasmante sottoscrizione popolare e con l’aiuto di Beppe Grillo.
Sono scesi dall’Alto Adige nella pianura alessandrina.
A Tortona, nell’area dell’ex piattaforma di compostaggio fanghi, la Ladurner di Bolzano non demorde e insiste per il biodigestore di rifiuti organici per produrre energia elettrica. Anche il Comune si oppone. Deciderà la Provincia.
Hanno sempre impedito l’indagine epidemiologica per nascondere il disastro ambientale.
La foto è stata divulgata dall’agenzia di pubblicità aziendale della Solvay di Spinetta Marengo: non testimonia certo la salubrità degli ambienti di lavoro.
Un incubo per la Valle Scrivia che non finisce da 11.000 giorni.
E’ da trent’anni che Serravalle Scrivia attende di essere liberata dalla bomba ecologica dell’Ecolibarna, ex raffineria e deposito di rifiuti tossici e nocivi. Si sta ancora parlando di messa in sicurezza (cinturazione di cemento armato) del sito chimico di interesse nazionale mentre è lontana la bonifica del territorio (asportazione dei veleni): i soldi di finanziamento sono centellinati da Stato, Regione e Provincia. E’ sempre mancata la mobilitazione popolare.
Una bomba ecologica mai disinnescata.
Presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei conti sull’ex maxi discarica Barco di Castellazzo Bormida. E’ da trent’anni che la bonifica è al centro delle polemiche degli ambientalisti. In riva al Bormida continuano a percolare rifiuti urbani e industriali. La Regione (clicca qui) accusa il Comune di non fare il controllo e la manutenzione dell’area contaminata. Ma il sindaco Domenico Ravetti (clicca qui), prossimo segretario provinciale PD, ribatte di non avere soldi per intervenire.
Clicca qui Mauro Facciolo.
Rifiuti tossici nelle discariche del Tav Terzo Valico.
Seppellirli sarà una grande opportunità per il traffico anche mafioso dei rifiuti nocivi.
Clicca qui Enrico Sozzetti.
Clicca qui Il Piccolo “Le troppe domande senza risposta del terzo valico”
Il paese monferrino più riciclone è Bozzole.
Cresce ma è ancora insufficiente la raccolta differenziata nel territorio del consorzio monferrino: 59,18% in media. Il comune di Bozzole è il più “riciclone”: 72%. Casale Monferrato è solo al 61%.