Si nega la libera scelta del dispositivo medico più idoneo. La dura accusa proviene dalla FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), dall’AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati) e dall’AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Anorettali), che chiedono alle Procure della Repubblica di aprire un’inchiesta sulla fornitura di dispositivi medici “salvavita”, quali i cateteri, le sacche e le placche per stomia.
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