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A questo appello stanno via via aderendo collettivi e singole, ultime: l’associazione di Roma “Lucha Y Siesta” l’importante realtà che organizza tante donne immigrate, donne in lotta per la casa; le lavoratrici del Coordinamento insegnanti precarie “3ottobre” di Milano.
L’attrice Lella Costa in un messaggio scrive:
“Mie care, sono contenta e orgogliosa di scoprire che percorsi diversi ci portino a progetti comuni. Ma vi devo anche confessare che quando ne ho parlato non pensavo allo sciopero delle donne come a una
proposta concreta, quanto piuttosto a una provocazione per attirare interesse su temi cruciali che stanno gravando sempre più sulle spalle e sulla pelle delle donne. Il che ovviamente non significa che non ci creda. Quindi,se vorrete tenermi informata dei vostri progetti, ve ne sarò grata. Un abbraccio Lella”
Ai collettivi, associazioni, singole compagne rinnoviamo l’appello a farvi sentire e ad esserci.
Anche dopo la provocazione del governo di nominare Isabella Rauti consigliere del Viminale per le politiche di contrasto della violenza di genere e del femminicidio, non possiamo non farci sentire. Non possiamo permettere, in silenzio, che governi e regimi contro le donne, da un lato ipocritamente firmino “convenzioni” contro la violenza sessuale sulle donne e dall’altro attacchino in modo così inaccettabile la dignità e la vita delle donne un esempio devono essere le nostre sorelle in Turchia, nella rivolta in corso le donne sono in prima fila.
Ora è tempo della lotta. Chi antepone le “parole” alla lotta, si trincera dietro le parole per rimandare sine die la lotta. E’ vero, siamo poche oggi, ma dobbiamo essere una scintilla che comincia ad illuminare una strada ancora troppo in ombra.
Un forte saluto a tutte e aspettiamo di avere buone notizie.
Concetta Musio di Taranto
Per adesioni, informazioni:
sommosprol@gmail.com
sandonato56@gmail.com
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