Gli avvocati difensori della multinazionale belga straripano nell’aula della Corte di Assise di Alessandria. La occupano per oltre i due terzi, famosi e strapagati, contornati da vice, assistenti, collaboratori, coadiuvanti, esperti, consulenti, PR e altro gregge. Un esercito che le tasche del colosso chimico si possono permettere. Ad un certo punto si sono messi a sghignazzare platealmente, mentre l’epidemiologo esponeva i numeri della carneficina a Spinetta Marengo, ed è stato colto su un banale ed evidente errore di battitura dell’indagine. Sghignazzavano in oltraggio agli ammalati e ai parenti dei defunti, presenti in udienza come parti civili. L’epidemiologo insisteva a confermare che pagine e pagine di tragici dati contenuti nella sua relazione, non potevano che concludersi con: “L’eccesso di tumori all’assunzione di cromo esavalente per via orale tramite acqua risulta verosimile”. E’ loro sghignazzavano: in-verosimile in-verosimile.
Giorno: 18 Giugno 2013
Cromo esavalente fluorurati & C. della Solvay provocano a Spinetta Marengo fino all’80% dei tumori in più. I bambini nascono con malformazioni genetiche.
clicca qui Tuono News “Polo Chimico, Cadum (ARPA): A Spinetta tra il 30 e il 50% di malattie in più”
clicca qui Pennatagliente “Udienza del 17 giugno 2013”
clicca qui E. Camagna La Stampa “L’epidemiologo: Cromo provoca a Spinetta il 70% di tumori in più”
clicca qui Il Piccolo “Anche malformazioni genetiche”
clicca qui Alessandrianews “A Spinetta malformazioni congenite superiori al 70%”
Non è una novità. Medicina democratica lo sta sostenendo da decenni. L’indagine testimoniata al processo è dell’epidemiologo dell’ARPA Piemonte, Ennio Cadum. Eccessi patologie del 30% per cavo orale, rene, vescica, stomaco, bile ecc. Le malformazioni genetiche dei bambini: 80% in più della media alessandrina. Le indagini epidemiologiche finora condotte, già di per sè drammatiche, sono solo la punta di un iceberg sanitario. Tutta la verità si saprà quando esse comprenderanno anche i lavoratori e tutti i residenti, e gli uni e gli altri per un periodo almeno trentennale. Lo stiamo chiedendo da trenta anni ma i fondi pubblici non sono mai stati messi a disposizione.