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Diritto allo studio? Ma nessuno si è accorto che per quest’anno scolastico, ormai alla fine, non è stato indetto il bando per il contributo al diritto allo studio per i ragazzi delle famiglie meno abbienti?
Si tratta di un contributo pagato in parte dalla Regione Piemonte ed in parte dal Comune di residenza. Per quanto riguarda il Comune di Alessandria, i pagamenti sono in ritardo di almeno un anno, e anche la Regione non scherza, ma per quanto riguarda il Comune sappiamo benissimo che si tratta di un’amministrazione in dissesto economico e pertanto le famiglie rimangono pazienti in attesa, peccato che la stessa pazienza non la usi anche il Comune nei riguardi di queste famiglie che, invece puntualmente, si vedono costrette al pagamento delle tasse. Ma le famiglie sanno che la scuola è importante e sono disposte a sacrificarsi per il bene dei loro figli. L’Istruzione è fondamentale per il loro futuro. Anche in questo caso, però, le Istituzioni non danno il buon esempio e la scuola pubblica è sempre più degradata e maltrattata, il personale costretto ormai a lavorare in condizioni non adeguate al proprio ruolo , con classi sempre più numerose, in locali che spesso non rispettano le più elementari norme di sicurezza. Per buona parte il personale è precario, non riuscendo suo malgrado a garantire un senso di continuità al ragazzo che ogni anno, nel migliore dei casi ma a volte il periodo è anche più breve, si ritrova con un nuovo insegnante da conoscere e viceversa, ricevendo didatticamente molto meno di ciò che sarebbero in grado di ricevere in un clima meno teso. Ancora e sempre lo Stato che, in questi casi dovrebbe farsi garante, va ad intervenire sulle fasce più deboli della popolazione, quelle che non hanno voce per contrastare i soprusi e gli abusi, perché nessun politico li ascolta veramente. L’Istruzione è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, un diritto sacrosanto, ma a chi interessa?