Alessandrianews, in una intervista a Lino Balza, denuncia la complicità dei giornalisti alessandrini con Solvay. Clicca qui.
Giorno: 13 Agosto 2012
le disponibilità di medicina democratica per il risanamento dell’ilva
Medicina democratica definisce l’ordinanza del GIP un atto esemplare di limpidezza e coerenza della attività giudiziaria nella tutela dell’ambiente, della sicurezza dei lavoratori e della salute pubblica.
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Un arcipelago di rifiuti
Si teme la demolizione definitiva della raccolta differenziata a Casale Monferrato, dove il Comune non ha mai puntato a far funzionare il sistema porta a porta. E’ in corso la installazione delle isole seminterrate in centro.
fanno di tutto per evitare un processo pubblico
Si danno da fare gli strapagati avvocati nel processo amianto. Per ottenere uno sconto (di un terzo) di pena, per il disastro doloso, omicidio e lesioni colpose alla Fibronit di Broni, hanno chiesto per i dieci imputati il rito abbreviato.
altra balla sul nucleare
Il ministro per lo sviluppo economico conta balle: entro il 2019 si conclude lo smantellamento della centrale nucleare di Trino Vercellese, le scorie sono temporaneamente stoccate nel sito in attesa di essere trasferite al deposito nazionale, nel 2024 l’area diventerà un prato verde, decontaminato. C’è un “piccolo problema”: del deposito nazionale ultrasicuro non c’è traccia. Come ben sappiamo noi per Bosco Marengo: dove c’è un vulnerabilissimo capannone come deposito “temporaneo”, contro il quale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato.
cromo malattia professionale
In sei anni di lavoro in un’azienda meccanica della Vallesina, fra il 1999 al 2005, un operaio di 36 anni di Jesi ha respirato varie sostanze nocive tra cui il cromo. All’uomo, ora affetto da disgerminoma, una forma rara di tumore ai testicoli, il giudice Andrea De Sabbata della Sezione lavoro del Tribunale di Ancona ha riconosciuto la malattia professionale, una patologia che ad oggi non figura nelle tabelle dell’Inail. La sentenza crea cosi’ un precedente giurisprudenziale. L’operaio, assistito dall’avv. Alessandra Moneta, aveva assorbito nel tempo le sostanze nocive sprigionate nell’aria in particelle, senza che l’azienda fornisse adeguate protezioni ai propri addetti. Nella stessa fabbrica si sono registrati ben tre casi di una patologia altrimenti rara: uno dei colleghi dell’operaio, colpito anche da neoplasia polmonare, successivamente e’ deceduto. Il lavoratore che ha fatto causa, reso invalido al 40%, ha già subito tre interventi per rimuovere il carcinoma. E’ tutt’ora sotto terapia, e non lavora più in quella fabbrica.