E’ solo propaganda del vicepresidente piemontese Ugo Cavallera e non decolla il Contratto di fiume del Bormida che interesserebbe oltre 2.300 km quadri, due regioni e quattro province (Alessandria, Asti, Cuneo e Savona), volto alla riqualificazione ambientale, sociale ed economica della Valle Bormida massacrata da Montedison.