9 ottobre 2011. Per la prima volta si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo”. Autrice della legge (n. 101 14/6/11) è Sabina Rossa: figlia dell’operaio e sindacalista Guido Rossa che fu ucciso a Genova dalle brigate rosse nel 1979, per averne, da solo, denunciato l’attività in fabbrica. Scopi della giornata: il ricordo delle stragi industriali (dal Vajont a Spinetta Marengo), la riflessione sui crimini commessi da uno sviluppo industriale selvaggio, la necessità di promuovere maggiori repressione dei reati e prevenzione dei disastri.
Giorno: 9 Ottobre 2011
il teatro è più importante del deposito nucleare
La Carovana antinucleare è passata anche in Piemonte, con manifestazioni a Trino e Saluggia (il 7 e il 9 ottobre), ma non ha fatto tappa alle Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo. La nostra proposta di manifestazione è caduta nel vuoto. La vittoria del referendum ha posto la parola fine al rilancio delle centrali, ma la questione scorie nucleari resta aperta. Non sembra interessi molto agli alessandrini. I quali mostrano qualche interesse “culturale” per il teatro chiuso ma non per il libro presentato dalla Carovana: “La follia del nucleare” di Alfonso Navarra. Men che meno per il ricorsi pendenti al Consiglio di Stato o al Tribunale di Alessandria. Insomma, se la sbrighino le generazioni future. Tanto i Comuni (Bosco Marengo, Alessandria, Novi Ligure, Frugarolo, Pozzolo Formigaro) non hanno informato le popolazioni dei piani di emergenza nucleare
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