Piano di emergenza nucleare per Bosco Marengo: formale diffida ai Comuni per omissione di atti d’ufficio.
Bosco Marengo è al centro della provincia di Alessandria e ospita, suo malgrado, un deposito di scorie nucleari in piena Fraschetta, tra i comuni di Bosco, Pozzolo Formigaro e Alessandria.
Può essere oggetto di disastro nucleare per incidente, attentato, terremoto, alluvione, collisione di aereo o meteorite, incendio ecc.
Bosco Marengo è al centro della provincia di Alessandria e ospita, suo malgrado, un deposito di scorie nucleari in piena Fraschetta, tra i comuni di Bosco, Pozzolo Formigaro e Alessandria.
Può essere oggetto di disastro nucleare per incidente, attentato, terremoto, alluvione, collisione di aereo o meteorite, incendio ecc.
Ebbene nessuno di questi Comuni, né altri vicini (Novi Ligure, Frugarolo ecc.) ha provveduto ad informare i cittadini sui piani di emergenza nucleare. Ci chiediamo se questo comportamento non si configuri come colpevole omissione di atti d’ufficio. Tant’è che l’avvocato Mattia Crucioli, che ha redatto il ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito autorizzato a Bosco Marengo, ha inviato formale diffida nei confronti dei Comuni e della Regione che non hanno adempiuto agli obblighi di legge. Perciò inviamo questa nota alla Procura della Repubblica di Alessandria.
Denunciamo che ad ogni Cittadino che dimora nelle zone intorno agli impianti nucleari oppure in quelle interessate dai trasporti di materiali radioattivi, e che rischia pertanto di essere interessato da una emergenza radioattiva, non sono state fornite preventivamente tutte le informazioni riguardanti le misure di protezione sanitaria applicabili, nonché sul comportamento che deve adottare in caso di effettiva emergenza radioattiva, come previsto dalla Direttiva n. 618 che il Consiglio delle Comunità Europee ha adottato in data 27 novembre 1989.
Come se ciò non bastasse, la Legge regionale 18 febbraio 2010, n. 5 “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti”, pubblicata poco più di un anno fa sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 8 del 25 febbraio 2010, prevede espressamente che la Regione e i Comuni debbano provvedere ad informare i Cittadini interessati sul contenuto di questi piani, cosa che non è stata per nulla effettuata. Il loro comportamento si configura come colpevole omissione di atti d’ufficio.
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