Nel novembre 2008 il II Forum dei Movimenti per l’Acqua di Aprilia ha chiesto che (TUTTE) le condotte idriche contenenti amianto vanno cambiate per il principio di Precauzione pur nell’assenza di dimostrazioni certe di incremento della cancerogenicità legata all’amianto ingerito nelle popolazioni a valle di queste condotte (v.atti nel sito/ http://www.acquabenecomune.org/IMG/pdf/Documento_per_Secondo_Forum_Aprilia_22-11-08.pdf).
Su questa base abbiamo inserito questo obiettivo della QUALITA’ dell’Acqua come uno dei punti qualificanti il grande progetto del Forum che fino dalla Manifestazione del 1 dicembre 2007 aveva posto come parola d’ordine di quella prima grande discesa in campo del Popolo dell’Acqua il completamento e ristrutturazione delle Reti idriche italiane. E’ la prima grande opera pubblica che vorremmo vedere realizzare da un governo serio dalla parte dei cittadini .La ripubblicizzazione dell’acqua è la chiave di volta per ottenere i controlli di qualità attualmente omessi e imporre gli investimenti necessari alla ristrutturazione.
Sull’amianto, come verso tutte le sostanze potenzialmente tossiche mutagene o cancerogeniche presenti nell’acqua, esempio il PFOA e il cromo esavalente della Solvay, di fronte all’incertezza del danno alla Salute, vale sempre e soltanto il principio di Precauzione e quello di Responsabilità. Sono i principi cardine che Medicina democratica, Giulio Maccacaro e Lorenzo Tomatis (e l’Epidemiologia moderna) hanno insegnato a generazioni di medici ed operatori della Salute.
” …Difendiamo non con le parole, ma con i fatti, l’ambiente, rimettiamo la Salute al primo posto, ricordiamo che la salute è un bene che la nostra Costituzione ci riconosce come un diritto. Cambiamo rotta, usiamo prudenza, riscopriamo il principio di precauzione e di responsabilità, imbocchiamo la strada che Lorenzo Tomatis ci ha, per tutta la sua vita, instancabilmente indicato: “adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l’ occultamento di informazioni su possibili rischi, evitare che si consideri l’intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali sperimentare tutto quanto è in grado di inventare il progresso tecnologico […] dando priorità alla qualità della vita e all’equità sociale e ponendo il mantenimento della Salute al di sopra dell’ interesse economico”… “
1) Molti studi sospettano un ruolo cancerogenetico dell’amianto per via alimentare (v. Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori Milano)
2) I topi utilizzati negli studi “bevono” amianto e sviluppano il tumore a livello del polmone dove le fibre arrivano per via linfatica ed ematica.
3) Sulla correlazione positiva tra Amianto e tumori del tratto gastro enterico nell’UOMO vedi questo lavoro di Franco Berrino http://www.arpnet.it/aea/zipf/Relazione%20Berrino.pdf., ma è amianto RESPIRATO
4) Ma esistono anche molti altri studi che non arrivano alle stesse conclusioni di Hasanoglu: non c’è certezza della correlazione tra amianto ingerito e patologie tumorali (OMS-2003/
5) Il prof.Franco Berrino segnala comunque di evitare assolutamente l’uso di acqua contaminata con amianto ANCHE per usi NON potabili (lavaggio superfici, igiene personale e/o pubblica, scarichi WC ecc) perchè all’evaporazione le fibre possono liberarsi nell’aria con rischi elevati di inspirazione da parte degli utenti di queste acque.
6) La Regione Emila Romagna monitora le sue acque e sostiene uno dei più efficenti registri regionali del Mesotelioma / vedi: http://www.regione.emilia-romagna.it/amianto/le_sue.htm
Dal 2007 è attivo il Coordinamento dei Registri regionali dei mesoteliomi (tumore elettivo in correlazione con l’amianto). Obiettivo del progetto, affidato dal Ccm (Coordinamento Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) all’Ispesl e alla Regione Piemonte, è coordinare le attività dei registri regionali mesoteliomi, di accreditamento dei laboratori per la diagnostica dell’amianto e di segnalazione e studio delle esposizioni emergenti ad amianto. Per questo progetto il Ccm ha stanziato un finanziamento di 1.300.000 €, così ripartiti: Ispesl 800.000 €, Regione Piemonte 500.000 €.
Fonte: http://www.ccm-network.it/prg_area6_amianto_registro_mesoteliomi
Riassumendo:
1) Sappiamo CON CERTEZZA che l’amianto è altamente cancerogeno se inalato, per cui le esposizoni dei lavoratori o dei cittadini esposti devono essere eliminate, la produzione e il commercio di prodotti a base di amianto interedetti, tutti i siti inquinati devono essere bonificati e le discariche strettamente monitorate; tutte queste ultime, inoltre, devono essere organizzate e condotte a norma di Legge e NOTE a tutti i cittadini con una mappa consultabile online-on time (aggiornata costantemente).