Dona il Sangue, non il PFOA

Su Il Piccolo di venerdì scorso è stato pubblicato un articolo che testimonia la soddisfazione manifestata dall’AVIS per i risultati ottenuti nel 2009.
Ben 374 nuovi donatori solo nell’ultimo anno e un considerevole aumento delle sacche di sangue messe a disposizione dell’ospedale di Alessandria (oltre 4400).
Questi numeri spaventano sapendo che molti dei donatori sono dipendenti della Solvay Solexis e quindi che il loro sangue potrebbe essere contaminato da quantità più o meno alte di PFOA.
Quanto PFOA c’era nelle oltre 4400 sacche di sangue?
Ci auguriamo che l’AVIS abbia provveduto autonomamente ad escludere questo pericolo.
Medicina Democratica è molto preoccupata dall’inerzia dimostrata dal Sindaco, dai Politici locali e dagli Enti preposti nel non avere ancora adottato o quanto meno discusso misure preventive in tal senso.
La prerogativa deve essere la qualità del sangue donato non la quantità altrimenti non faremmo altro che condannare le persone che ricevono una trasfusione a malattie tiroidee.

Agrocarburanti Respinto a Rivalta Ghisolfi Attacca Crescentino

Dopo essere stato, assieme a Gavio, respinto e sconfitto a Rivalta Scrivia di Tortona (Alessandria) dall’opposizione popolare, [Relazione di Medicina democratica, clicca qui] il gruppo M&G Mossi Ghisolfi di Tortona ci riprova a Crescentino (Vercelli) con la sua “bioraffineria”, autodefinita “il più grande impianto del mondo” per la produzione di agro combustibili (45 mila tonnellate annue di “bio”etanolo). Guido Ghisolfi, noto esponente del PD locale e vicepresidente della M&G, nella sua ultima sparata giornalistica (La Stampa, 3 marzo 2010) straparla di chimica verde, biocarburanti di seconda generazione, biomasse lignocellulosiche, senza utilizzo di colture a fini alimentari, sviluppo di aree agricole marginali, ricadute positive per il settore agricolo, riduzione di oltre l’80% delle emissioni di gas serra, centinaia di occupati. In realtà è di ben altro contenuto, per quanto generico, il progetto presentato per Crescentino. Ghisolfi dà per scontato che sarà approvato da un accondiscendente sindaco. Conta sul fatto che, proprio per la sua genericità, non è stato sonoramente bocciato dal parere delle associazioni ambientaliste (Legambiente e Pro Natura vercellesi) al sindaco di Crescentino. Per ora. Per ora sta in piedi solo per i finanziamenti pubblici della Regione Piemonte (già 15 milioni di euro). Passerà se non incoccerà la mobilitazione popolare, come quella insorta a Rivalta Scrivia. Quella che lo sponsor assessore regionale Andrea Bairati, dall’alto dei dei suoi 400 milioni di euro rilasciati nella ricerca del settore, ha definito “una opposizione ideologica”.

Post scriptum. Dispiace polemizzare tra ambientalisti, ma siamo -di nuovo- completamente in disaccordo con l’OK all’impianto M&G dato da Legambiente Tortona. Noi ci battiamo (inascoltati dai politici) per il risparmio dell’energia, per la diminuzione dei consumi energetici, per la sostituzione dei combustibili fossili (petrolio) con le fonti alternative: sole, acqua, vento e anche biomasse. Ma sulle biomasse occorre distinguere. Le piante, tramite il processo di fotosintesi, eliminano l’anidride carbonica atmosferica (la convertono in materia organica). Se la biomassa è uno scarto, il residuo della coltivazione, allora noi siamo favorevoli all’uso di questo tipo di biomassa che non intacca il patrimonio boschivo e agricolo, soprattutto per fare biogas (metano) e per fare compost (fertilizzante) tramite piccoli impianti. Se invece si intende per biomasse le piante espressamente coltivate per scopi energetici in grossi impianti, per essere bruciate, o per fare etanolo che viene bruciato, allora non siamo d’accordo. Per ragioni etiche, ecologiche ed economiche. Non ideologiche.