OMICIDIO COLPOSO PLURIMO: 7.000 MORTI ALL’ANNO.
QUANTI AD ALESSANDRIA.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avverte che l’inquinamento da polveri fini nell’ambiente urbano è responsabile ogni anno di circa 100.000 morti e 725.000 anni di vita persi. L’Italia è tra i paesi europei in cui si registra la maggior percentuale di popolazione urbana esposta ad elevate concentrazioni di sostanze inquinanti: oltre il 905% di polveri sottili e più del 50% di biossido di azoto che portano a oltre 6.000 ricoveri per problemi cardiovascolari e respiratori e circa 65.000 casi di bronchite acuta e attacchi di asma concentrati in modo particolare tra i giovani. Alessandria è ai primi posti nella sciagurata classifica. Il traffico veicolare è l’imputato principale.
A gennaio 2010, dopo numerosi aggiornamenti all’esposto, abbiamo perciò inviato la seguente lettera alla Procura della Repubblica di Alessandria.“In questi ultimi anni, per la prima volta da trent’anni, Medicina democratica non ha espresso un giudizio negativo sulla Procura di Alessandria ma dà atto che, pur a ranghi ridotti, è intervenuta su importanti reati ambientali. Però non ha ancora avuto seguito, come è avvenuto in altre parti d’Italia, l’esposto querela che abbiamo presentato con gli Amicidellebici affinché si proceda contro reati di omissioni di atti di ufficio per i mancati provvedimenti previsti dalle leggi per la qualità dell’aria che hanno provocato malattie e morti fra i cittadini.
L’aria è sempre più malata: anche il 2009 si è chiuso con livelli di inquinamento che superano le soglie d’allarme nazionali ed europee e con la salute degli alessandrini seriamente insidiata dallo smog. Soprattutto il traffico urbano è responsabile delle polveri sottili, PM10, micro particelle che si insinuano nei polmoni e nei tessuti umani intossicandoli: la legge, assai permissiva peraltro, consente che la soglia d’allarme media giornaliera, 50 microgrammi per metro cubo, venga superato al massimo 35 volte all’anno. Ebbene, ad Alessandria siamo a 105 volte. Per non parlare dell’ozono che provoca irritazioni del sistema respiratorio, riduzione della funzione polmonare, asma e altre patologie. L’indice, anche questo permissivo, indicato dalla direttiva europea, è di 120 microgrammi per metro cubo non più di 25 giorni all’anno. Ebbene, ad Alessandria siamo a tre volte tanto, 73 giorni, al secondo posto in classifica fra le città italiane.
Di fronte a questi dati, le responsabilità degli amministratori pubblici, presenti e passati, è secondo noi evidente e accertabile. Le zone a traffico limitato (ZTL) sono ridicole, una truffa alla salute per ottenere addirittura finanziamenti. L’attuale sindaco di Alessandria, grazie anche ad Arpa e Asl, si arrampica sui vetri per scaricare le responsabilità. Incolpa lo spargimento di sale antigelo (anche d’estate?). Incolpa essere Milano l’inquinatore della pianura padana e di Alessandria (piazza della Libertà e Valmadonna hanno gli stessi PM10?). Incolpa la Solvay. Incolpa il riscaldamento (anche d’estate?). Incolpa tutti meno che il traffico, siccome i miopi commercianti non vogliono isole pedonali.
Il nostro esposto alla Procura era alto 90 pagine. La invitiamo ulteriormente a verificare i dati epidemiologici, soprattutto riferiti a bambini e anziani . Verifichi che, nei giorni successivi ai picchi di inquinamento, i decessi per crisi respiratorie e disturbi cardiaci aumentano anche più del 3 per cento, come pure cresce il numero dei ricoveri. Consideri i passi avanti degli studi e delle ricerche sulle nanoparticelle, che l’Arpa non misura perché più piccole ma più micidiali delle polveri sottili PM10: penetrano negli alveoli polmonari, hanno effetti sulla coagulazione del sangue, provocano ischemie e ictus, sono cancerogene”.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avverte che l’inquinamento da polveri fini nell’ambiente urbano è responsabile ogni anno di circa 100.000 morti e 725.000 anni di vita persi. L’Italia è tra i paesi europei in cui si registra la maggior percentuale di popolazione urbana esposta ad elevate concentrazioni di sostanze inquinanti: oltre il 905% di polveri sottili e più del 50% di biossido di azoto che portano a oltre 6.000 ricoveri per problemi cardiovascolari e respiratori e circa 65.000 casi di bronchite acuta e attacchi di asma concentrati in modo particolare tra i giovani. Alessandria è ai primi posti nella sciagurata classifica. Il traffico veicolare è l’imputato principale.
A gennaio 2010, dopo numerosi aggiornamenti all’esposto, abbiamo perciò inviato la seguente lettera alla Procura della Repubblica di Alessandria.“In questi ultimi anni, per la prima volta da trent’anni, Medicina democratica non ha espresso un giudizio negativo sulla Procura di Alessandria ma dà atto che, pur a ranghi ridotti, è intervenuta su importanti reati ambientali. Però non ha ancora avuto seguito, come è avvenuto in altre parti d’Italia, l’esposto querela che abbiamo presentato con gli Amicidellebici affinché si proceda contro reati di omissioni di atti di ufficio per i mancati provvedimenti previsti dalle leggi per la qualità dell’aria che hanno provocato malattie e morti fra i cittadini.
L’aria è sempre più malata: anche il 2009 si è chiuso con livelli di inquinamento che superano le soglie d’allarme nazionali ed europee e con la salute degli alessandrini seriamente insidiata dallo smog. Soprattutto il traffico urbano è responsabile delle polveri sottili, PM10, micro particelle che si insinuano nei polmoni e nei tessuti umani intossicandoli: la legge, assai permissiva peraltro, consente che la soglia d’allarme media giornaliera, 50 microgrammi per metro cubo, venga superato al massimo 35 volte all’anno. Ebbene, ad Alessandria siamo a 105 volte. Per non parlare dell’ozono che provoca irritazioni del sistema respiratorio, riduzione della funzione polmonare, asma e altre patologie. L’indice, anche questo permissivo, indicato dalla direttiva europea, è di 120 microgrammi per metro cubo non più di 25 giorni all’anno. Ebbene, ad Alessandria siamo a tre volte tanto, 73 giorni, al secondo posto in classifica fra le città italiane.
Di fronte a questi dati, le responsabilità degli amministratori pubblici, presenti e passati, è secondo noi evidente e accertabile. Le zone a traffico limitato (ZTL) sono ridicole, una truffa alla salute per ottenere addirittura finanziamenti. L’attuale sindaco di Alessandria, grazie anche ad Arpa e Asl, si arrampica sui vetri per scaricare le responsabilità. Incolpa lo spargimento di sale antigelo (anche d’estate?). Incolpa essere Milano l’inquinatore della pianura padana e di Alessandria (piazza della Libertà e Valmadonna hanno gli stessi PM10?). Incolpa la Solvay. Incolpa il riscaldamento (anche d’estate?). Incolpa tutti meno che il traffico, siccome i miopi commercianti non vogliono isole pedonali.
Il nostro esposto alla Procura era alto 90 pagine. La invitiamo ulteriormente a verificare i dati epidemiologici, soprattutto riferiti a bambini e anziani . Verifichi che, nei giorni successivi ai picchi di inquinamento, i decessi per crisi respiratorie e disturbi cardiaci aumentano anche più del 3 per cento, come pure cresce il numero dei ricoveri. Consideri i passi avanti degli studi e delle ricerche sulle nanoparticelle, che l’Arpa non misura perché più piccole ma più micidiali delle polveri sottili PM10: penetrano negli alveoli polmonari, hanno effetti sulla coagulazione del sangue, provocano ischemie e ictus, sono cancerogene”.
Riteniamo un servizio utile a quanti nella propria città vogliano ripetere la nostra iniziativa, mettere a disposizione il testo del nostro esposto querela.